
La gassificazione consiste in una complessa sequenza di reazioni chimiche che permettono di trasformare di trasferire parte del potere calorifico della materia prima in un gas con proprietà combustibili.
A differenza della combustione dove i gas combusti hanno potere calorifico nullo, nella gassificazione il vero prodotto utile del processo è rappresentato dalla miscela di gas che viene prodotta a seguito del processo di gassificazione. La materia prima è ossidata all’interno di un reattore. Durante il processo non avviene alcuna combustione poiché, la concentrazione di ossigeno è regolata in modo che sia in difetto rispetto a quella stechiometrica. Durante il processo si attiva dunque una reazione fisico-chimica detta pirolisi durante la quale avviene la decomposizione chimica del materiale organico e nello specifico la decomposizione del carbonio. Il prodotto di tale reazione chimica è la produzione del singas, composto da metano ed anidride carbonica. Il prodotto della gassificazione sarà dunque un gas di sintesi con potere calorifico variabile a seconda della materia prima utilizzata e dalle configurazioni impiantistiche. Al fine di migliorare l’efficienza del sistema è necessario che la materia prima che alimenta l’impianto abbia delle particolari caratteristiche fisico–chimiche variabili a seconda della soluzione impiantistica.
CASO STUDIO
L’impianto di cogenerazione oggetto di intervento è stato ideato e progettato dalla BURKHARDT, una delle aziende tedesche leader nel campo della tecnologia energetica e dell’impiantistica per edifici.
Il cogeneratore Burkhard ECO 180 HG CHP è composto da
-un gassificatore Burkhard V.390
-un motore MAN D26 in-line modificato
-un generatore sincrono LSA 46.2 VL12.